Il sensore all’ossido di zirconio utilizzati nella nostra gamma di analizzatori XZR-500 e XZR-400 risulta essere uno dei sensori tecnologicamente più avanzato disponibile in commercio per la misurazione delle concentrazioni di ossigeno. Diverso dai sensori convenzionali all’ossido di zirconio, spesso conosciuti col nome di “Sensori di riferimento in aria”, il sensore di progettazione Michell basa la propria tecnologia su un sensore metallico interno e sigillato. Tramite l’utilizzo di questa tecnologia brevettata (MSRS - Metallic Sealed Reference Sensor)gli analizzatori XZR-500 e XZR-400 sono in grado di fornire misure rapide di ossigeno, su lunghi periodi, e senza la necessità di gas di riferimento. Il loro riferimento interno rende lo scostamento di misura di questi strumenti virtualmente ridotto a zero permettendo misurazioni certe e ripetibili.
I sensori tradizionali all’ossido di Zirconio basano il proprio funzionamento sul principio di Nernst (W.H. Nernst 1864-1941). Questi sensori usano l’ossido di zirconio come un elettrolita allo stato solido e la sonda, che funge da elettrodo, e’ placcata platino su entrambi i lati. Ad alte pressioni ed a pressioni parziali di gas differenti, lo zirconio favorisce la transizione degli ioni di ossigeno, ciò permette la generazione di un potenziale di tensione generato elettrochimicamente tra i due elettrodi di platino.
Il principio dell’ossido di zirconio, abbinato alla nuova tecnologia MSRS, permette di ottenere misurazioni estremamente rapide. Inizialmente progettato per essere utilizzato per misurazioni di ossigeno in ambiti particolarmente gravosi, come all’interno di vulcani, l’analizzatore su gas di combustione della serie Michell XZR-500 si adatta particolarmente all’uso in ambito industriale con elevati valori di temperatura come l’analisi di concentrazioni di ossigeno delle combustioni su impianti di incenerimento e termovalorizzazione. Il riferimento interno ben protetto ed isolato risulta essere insensibile a shock termici elevati, e questo non solo permette di aumentare enormemente il periodo di vita dello strumento, ma riduce anche l’esigenza di calibrazione se comparato ad altri strumenti di calibrazione che richiedono una fonte d’aria esterna.
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